In oltre 60 anni di attività British School Group ha insegnato l’inglese a migliaia di bambini e ragazzi in tutta Italia (molti dei quali sono oggi adulti che parlano un fluente inglese British!). Per questo abbiamo avuto modo di accogliere moltissimi genitori che hanno pensato a un corso di inglese pomeridiano. Il motivo? I loro figli non ottenevano i risultati sperati tra i banchi di scuola.
In questo articolo cerchiamo di mettere a disposizione la nostra esperienza, dando ai genitori di bambini e ragazzi in età scolare l’occasione per capire meglio una delle cause più frequenti dei pessimi voti, e le sue possibili soluzioni.
L’inglese? Si impara vincendo la timidezza nel parlarlo
Un’affermazione che rileviamo con impressionante frequenza tra i genitori che hanno iscritto i loro figli nelle nostre scuole, e che poi hanno ottenuto i risultati sperati è:
“mio figlio è un ragazzo timido e in classe, a scuola, non riusciva a ‘lanciarsi’: per questo l’insegnante lo riteneva meno capace degli altri”.
Molto spesso la soluzione a un rompicapo è molto più semplice di quello che crediamo e il motivo per cui i nostri figli vanno male in inglese è semplicemente questo: sono timidi e hanno paura di sbagliare. Questo li porta, in una classe dove sono circondati e osservati costantemente dai loro compagni, a non riuscire a ‘sbloccare’ il proprio inglese, specialmente quello della conversation.
In fondo non è quello che accade in molti adulti? Svolgendo da decenni corsi di inglese anche per gli adulti, vi possiamo assicurare di sì.
Timidezza e autostima: “non sono portato per l’inglese”
“È inutile insistere. Non sono portato per l’inglese”. Quante volte abbiamo sentito un bambino parlare così? In effetti, essere circondati da compagni più spigliati e non riuscire a esprimersi può essere una vera e propria tortura, che spesso si evita scegliendo il silenzio e accettando un pessimo voto. Così l’autostima del bambino o del ragazzo scende ogni giorno di più, nella convinzione di non essere portato per la lingua. Questo lo conduce progressivamente a trascurare i compiti a casa, convinto che lo studio non serva a nulla, e a rafforzare nel tempo la sua sensazione di incapacità con altri pessimi voti.
Il ruolo degli insegnanti a scuola
Molto spesso gli insegnanti non hanno la possibilità, per ragioni di tempo e di spazi, di entrare nella psicologia personale di ciascuno dei suoi studenti, e si limitano, purtroppo, a bollare il bambino come poco studioso. Dobbiamo considerare che un insegnante della scuola secondaria ha a che fare con decine di bambini per ogni classe, con programmazioni didattiche molto fitte, interrogazioni, compiti in classe, ecc. ed è quasi impossibile trovare l’occasione per invogliare il bambino a esprimersi di fronte alla classe.
L’inglese si impara giocando e divertendosi!
A questo proposito teniamo conto anche del fatto che nella scuola pubblica né le aule né la programmazione sono pensati appositamente per l’esercizio parlato dell’inglese, che deve scaturire dall’attività quotidiana, dal gioco e dal divertimento come una seconda lingua che si parla per il piacere di parlarla! Spesso i bambini più timidi sono quelli più sensibili agli input dell’ambiente esterno, e percependo un ambiente molto ‘giudicante’ come quello dei banchi, non riescono a lasciarsi andare.
Come affrontare la timidezza di mio figlio?
Per affrontare seriamente questo problema è necessario quindi mettere prima di tutto a fuoco un punto, che è la ragione per la quale i corsi di British School Group hanno così grande successo con bambini e ragazzi molto timidi:
né la scuola né un insegnante privato possono davvero sbloccare questa situazione.
Nel primo caso, quello della scuola, i bambini sono appunto sotto pressione da parte dell’insegnante, della pagella e dei loro compagni; nel secondo caso, quello dell’insegnante privato, manca una componente fondamentale: gli altri bambini o ragazzi.
Se la presenza di altri è infatti all’origine della timidezza, molto spesso una specifica presenza di amici e compagni può essere la vera strada per ‘sbloccare’ l’inglese. Come? Interagendo, giocando e divertendosi!
Come ci approcciamo ai nostri studenti più piccoli
I corsi di British School Group, pur dando allo studio della grammatica, del lessico e della sintassi una grande importanza, sono strutturati in modo da far interagire ogni giorno tutti gli elementi della classe, giocando, sfidandosi e chiacchierando senza paura di sbagliare e tutti insieme.
Come ci riusciamo?
INSEGNANTI MADRELINGUA QUALIFICATI – Prima di tutto con insegnanti madrelingua qualificati, che non solo conoscono l’inglese (perché è la loro lingua madre), ma anche sanno insegnare l’inglese. I nostri insegnanti sono in grado di interagire con gli studenti, seguendo passo dopo passo l’apprendimento e stimolandolo con giochi, attività speciali e appositi momenti di conversation.
Un esempio dei nostri insegnanti? La mitica Marianne!
AULE E STRUTTURE PENSATE PER IL GIOCO E L’APPRENDIMENTO – Poi con aule e strutture appositamente pensate per questo: l’inglese, come ogni altra lingua, non si impara in una stanza, ma nel mondo intorno a noi, e per insegnarlo in un’aula è necessario che questa sia attrezzata appositamente. Nelle aule di British School Group gli studenti trovano banchi, lavagne interattive, proiettori, libri, stanze ricreative e molto altro pensate proprio per favorire la socialità e l’apprendimento della lingua!
ABBIAMO UN METODO COLLAUDATO E GARANTITO, CON OBIETTIVI SPECIFICI – Mentre i nostri studenti si divertono, i nostri insegnanti lavorano, e fanno i lavoro migliore possibile. Come? Utilizzano un metodo garantito e un preciso sistema di livelli, di cui vi parliamo qui, che mira a far ottenere ai vostri figli il massimo all’interno di precisi standard (quelli delle certificazioni Cambridge, le più note e riconosciute al mondo).
SAPPIAMO CHE OGNUNO È DIVERSO, MA TUTTI DEVONO DIVERTIRSI E IMPARARE – Infine: sappiamo che ognuno di noi è diverso dall’altro e che i bambini non sono tutti uguali. Con un corso continuativo possiamo dedicare tempo e energie a ognuno di loro, portandolo mano a mano a integrarsi nel resto della classe e a ‘sbloccare’ il suo inglese! Così risultati arrivano presto anche in pagella, perché il bambino ricomincia a credere in se stesso e a sentire un piacere naturale per lo studio e l’apprendimento della lingua. Quale miglior stimolo di questo?
Inizia con un test semplice e divertente
A proposito, il nostro percorso inizia sempre con un test di lingua, per valutare il livello di ingresso dei nostri studenti. È del tutto gratuito e piacevole. Chiedi a tuo figlio 15-20 minuti del suo tempo e scopri da che punto partirà!