Ogni sede è un piccolo consolato britannico! L’esperienza di Filippo, 10 anni con British School Group!

In oltre 60 anni di attività abbiamo insegnato l’inglese a migliaia e migliaia di studenti in tutta Italia. E con alcuni di essi si è creato un rapporto davvero speciale. È il caso di quegli studenti che entrano in British School Group ancora bambini o ragazzi e ne escono adulti… Ovviamente con un inglese “British” davvero invidiabile!

Quello che ci rende maggiormente soddisfatti è scoprire poi che l’inglese appreso durante gli anni trascorsi nelle nostre aule ha dato a questi studenti l’occasione di progredire negli studi, nella carriera lavorativa e in generale di esperienze gratificanti e importanti della vita. Oggi, a questo proposito, vi raccontiamo la storia di Filippo, che con British School Group ha trascorso ben 10 anni, giugendo, dal basilare KET, alla vetta del Proficiency!

Ciao Filippo, a quanto pare sei un veterano dell’inglese con British School Group!

Sì, ho frequentato la sede British School Group di Firenze per quasi 10 anni… a partire dalla quinta elementare fino alla quarta liceo… ho smesso di frequentare circa 5 anni fa, dopo aver raggiunto il livello Proficiency, il più alto degli esami Cambridge.

Come sei arrivato in British School Group?

All’epoca ero un bambino, sono stato iscritto dai miei genitori, che mi hanno spinto senza possibilità di obiezione tra le braccia degli insegnanti di British School! Da bambino mi sembrava un’attività extra, ma non potevo apprezzare i vantaggi che ne avrei ricavato in futuro!

In tutti questi anni ti sei potuto confrontare con il metodo di studio di British School Group. Cosa puoi dirci?

La cosa migliore è la possibilità di studiare con continuità, lungo un periodo prolungato. Il corso ordinario, rispetto a quelli intensivi, permette di ‘sedimentare’ l’inglese senza avere mai timore di arrugginirsi. L’inglese va esercitato in continuazione… per esempio ora so di essere un po’ sotto il livello a cui ero giunto all’epoca perché, per ragioni di studio, non ho più la stessa continuità.

Qual è la differenza tra il metodo di British School Group e quello che utilizzavi a scuola?

Non c’è confronto tra un corso come quello di British e il metodo della scuola pubblica. L’inglese scolastico è concepito in modo del tutto differente. Il fatto di avere a disposizione un docente madrelingua è sicuramente la chiave di tutto. Negli anni ho avuto vari docenti che mi hanno permesso di apprezzare anche accenti differenti… Oltre alla didattica c’è poi la cultura… In British School Group l’ambiente è culturalmente “British”: non si tratta solo di un’esperienza di apprendimento della lingua, ma anche un’esperienza culturale. Veniva quasi voglia di indossare la bombetta per entrare nel mood e sentirsi ancora più calati nel contesto!

Quando eri più piccolo è stato faticoso conciliare l’impegno con British School Group e quello con la scuola?

No, frequentare non è mai stato un peso. La lezione era un momento felice con i miei amici. Come ogni ragazzo, ovviamente, non trovavo graditissimo dover fare i compiti a casa. È stato un piccolo sacrificio, ma senza dubbio qualcosa di molto utile. E poi molti dei ragazzi con cui ho frequentato i corsi di British sono diventati nel tempo alcuni dei miei migliori amici. Con alcuni di loro mi sento ancora molto spesso!

Hai certificato il tuo inglese? Ritieni che la certificazione sia importante?

Sì, senza dubbio. Ho ottenuto tutte le certificazioni Cambridge, iniziando col KET e terminando col Proficiency. La certificazione è uno statement oggettivo, che occorre prima di tutto agli altri per capire chi si ha di fronte. E poi serve allo studente per vedere riconosciuti i suoi sforzi… io ad esempio, dopo tanti sforzi ho incorniciato il Proficiency!

Per la tua esperienza, cosa ci dici dell’importanza della certificazione nel mondo dell’università e del lavoro?

Cosa dire… è davvero fondamentale. Ad esempio all’università ho trovato porte spalancate proprio per il fatto di sapere già l’inglese a un livello molto avanzato. Quando mi sono iscritto al corso di laurea in ingegneria strutturale, presso il Politecnico di Milano, il corso era interamente in inglese ed era richiesto un livello minimo C1. Ovviamente la certificazione mi ha permesso di essere considerato prima di tutti coloro che non avevano il C1.

A livello lavorativo, le certificazioni Cambridge sono riconosciute in tutta Europa per la serietà dell’impostazione. Si tratta di un certificato che attesto che è una persona è praticamente bilingue. Arriva quindi a descrivere qualcosa di noi come persone: “tra le tante cose sono anche un abile english speaker. Non si tratta perciò di un semplice ‘bollino’ sul curriculum, ma è un ‘bollino’ che ci mettiamo addosso, dandoci nuove opportunità per il futuro. È qualcosa che ci dice “posso relazionarmi con il mondo, questo percorso è stato impegnativo, ma ne è valsa la pena”.

Personalmente ritieni che l’inglese sia importante per il tuo futuro?

Sì, lo considero fondamentale. Ormai è obbligatorio per chiunque, e tanto più lo è per il percorso di studi e di carriera che ho intrapreso. Per il momento storico in cui viviamo l’inglese è davvero decisivo, è la lingua globale che il mondo ha scelto. Perciò è necessario saperlo, a tutti i costi. In Italia l’importanza della lingua straniera è spesso sottovalutata ed è molto più difficile trovare chi, per esempio, è in grado di darci semplici informazioni per strada. In altri paesi (penso per esempio all’Olanda, che ho appena visitato) non solo i giovani ma anche gli anziani conoscono a perfezione l’inglese, perché danno giustamente valore alla conoscenza di una lingua capace di metterci in comunicazione con il mondo intero.

Come ti sei trovato con lo staff di British School Group?

Sempre molto bene… altrimenti non avrei frequentato i corsi per quasi 10 anni! Quando ho iniziato ero abbastanza piccolo, quindi l’insegnante rappresentava un po’ l’estensione di una mamma… in totale ho avuto quattro insegnanti e il rapporto con loro è stato sempre molto amichevole, diretto, scherzoso. Anche lo staff della segreteria è stato sempre molto disponibile.

Per esempio, quando ho avuto recentemente la necessità di qualcuno che ricontrollasse l’ortografia e la sintassi di una lettere motivazionale che avevo scritto in inglese mi hanno fatto il favore di correggerla subito. C’è ancora un rapporto d’affetto tra me e la sede British School Group di Firenze, che resta il mio punto di riferimento per l’inglese anche se ora abito altrove.

Questo rapporto si crea innanzitutto per il modo in cui, in British School, lo studente viene visto. Non un mero contenitore di informazioni, ma una persona da arricchire culturalmente, linguisticamente e umanamente.

Consiglieresti British School Group?

Certamente. Lo consiglierei in particolare a chi ha capito che l’inglese è una necessità. A chi capisce che gli strumenti che la scuola può darti non sono sufficienti a rispondere a queste sfide. E consiglio British School Group perché segue tutti gli aspetti di apprendimento della lingua. Non è un corso finalizzato solo all’ottenimento di un certificato (che comunque arriva), ma è un’esperienza nell’inglese. Direi che ogni sede di British School Group è un piccolo consolato britannico!